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Cultura

L’importanza del fai da te

Una cosa che impar velocemente qui negli Stati Uniti è quanto la cultura del fai da te, DIY (do it yourself) sia permeante.

Ogni buon cittadino americano, specialmente di sesso maschile e soprattutto se vive in zone non densamente popolate, deve saper fare e disfare per proprio conto. Non mi riferisco a imbiancare la sala o il bagno, ma a vere e proprie attività di carpenteria.

Devi possedere “i tools” e devi dimostrare di saperli usare. Devi essere in grado di costruirti un mobile, aggiungere una stanza alla tua abitazione, riparare il radiatore della macchina, rifare l’impianto elettrico della casa e così via.

Ci sono numerosi grandi magazzini specializzati, tipo i nostri Leroy Merlin, ma ovunque e giganti, oltre ovviamente alla vendita online. Home Depot, Lowe’s, Harbor Freight solo per citarne alcuni.

La sega a tavolo
La sega a tavolo

Mio malgrado ho dovuto imparare a costruirmi quello che mi serve da buo do it yourselfer. Mi sono comprato, timidamente, i primi attrezzi, per poi andare “sul pesante” con quello che è considerato il vero e proprio battesimo del DIY: la sega a tavolo.
Con questo aggeggio non si scherza: devi saperlo maneggiare con forza e delicatezza allo stesso momento, per non lasciarci le falangi e creare tagli perfetti. Devi poi sapere quello che stai facendo: Google Sketchup la fa da padrona nella progettazione dei tuoi comodini e mobiletti. Poi devi fare comunità, ti devi iscrivere al forum dei segatori da tavolo e scambiare pareri, opinioni sull’ultimo modello Bosh e pacche sulla spalla virtuali quando uploadi foto del tuo ultimo, riuscitissimo, progetto.

Anche questo è essere americani.

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