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La ricetta della focaccia genovese

Focaccia genovese
Focaccia genovese

Da alcuni mesi preparo una focaccia che fa impazzire gli amici americani che frequentano casa mia.
Si tratta di una classica focaccia ligure, ben alveolata, croccante e… unta.
Ho seguito la ricetta del blog di Vittorio che potete trovare a questo link.

Per ovviare ai soliti problemi di traduzione, ho convertito le unita’ di misura e aggiustato:

1 cup of water at about 70f
4 tbs extra virgin olive oil
1 tbs salt
1 tbs of sugar (or honey)
2 and 3/4 cups of all purpose flour (00 better)
2 and 1/2 ts of dry yeast

Preparazione

Versare acqua, sale, olio e zucchero nella macchina impastatrice (altrimenti a mano sul banco).
Aggiungere meta’ della farina e mischiare per un paio di minuti.
Aggiungere il lievito che avrete sciolto in acqua tiepida con poca acqua*
Impastare per 15 min a velocita’ bassa (2 del Kitchen Aid).

Stendere sul baco e coprire. Lasciare riposare 10 minuti.

Oliare la taglia. Rinforzate l’impasto piegandolo una volta su se stesso. Posare l’impasto sulla teglia e ungere la parte superiore. Lasciare lievitare in forno spento con luce accesa per 1 ora circa, fino al raddoppio dell’impasto.

Stendere l’impasto per tutta la lunghezza della teglia senza ‘tirare”. Pressare energicamente per ottenere il risultato. Cospargere abbondantemente di sale e lasciare riposare per 30 minuti.
Versare circa 1/4 cup di acqua sulla focaccia e un po di olio. Schiacciare con entrambe le mani (con tutte le dita) in maniera energica e profonda per tutta la focaccia, in modo da creare i caratteristici buchi.

Lasciare lievitare in forno per 1 o 2 ore a seconda del clima.
Cuocere a 440f a media altezza per 20 minuti circa
Una volta sfornata spennellare di olio la parte superiore e far asciugare su un rack per biscotti.

* Aggiustare con farina l’acqua aggiunta per sciogliere il lievito. La relazione deve essere di 2 parti di farina per ogni due di acqua.

Buon appetito!

7 replies on “La ricetta della focaccia genovese”

Ciao, sono anni che cerco di imparare l’inglese ma senza risultati. Poi ho capito che potevo sfruttare la mia passione per la cucina anche per questo; così cerco, ogni volta che mi è possibile, di trovare blog o siti stranieri di cucina e provo a tradurli…………fino ad ora non è morto nessuno…………ciò significa che le mie traduzioni non sono male…….
Francesca.

Ciao!
Non ho potuto fare a meno di commentare: mi riempie di gioia sapere che una ricetta ligure sia apprezzata negli USA 🙂
Io vivo ad un’ora di strada da Sanremo, dico così perché il mio paese è troppo piccolo per essere conosciuto (si chiama Carpasio, provate a cercarlo su Google); quando mi chiedono “Di dove sei?” rispondo “Carpasio” e nessuno lo conosce… rispondo “Sanremo” e tutti “Uhhhhhh ahhhhhh uhhhhhh Sanremooo” 😀
Mi sono imbattuto in questo blog perché sto cercando di “esportare” anche io un prodotto interamente italiano, una mia invenzione: il sito web Envegia.com (tra l’altro la parola ‘envegia’ appartiene al dialetto delle mie parti…).
Ho 22 anni e ho realizzato il sito insieme a mio padre. Da poco abbiamo attivato la versione inglese (visualizzabile in automatico, con browser in lingua inglese); però non sappiamo come proporla negli USA.
Fateci sapere che cosa ne pensate e se vi piace, per favore, spargete la voce!

A presto 🙂

How big are these rolls? The picture on the bkniag tray looks hamburger bun sized, but then compared to the butter dish in the last picture, they now look small. Since they sound so delicious, I’m trying to figure out if my guest will want to eat one or two or five (!) rolls.

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